domenica 1 novembre 2009

video recensione di Alessio Guzzano di Amore 14.www.city.it

Alessio Guzzano critica Amore 14. Guarda quali sono i film in uscita durante il week end su www.city.it http://www.youtube.com/watch?v=4RYM9feQkcw

Trentunenne morto dopo arresto

Trentunenne morto dopo arresto, guarda le FOTO CHOC SU http://city.corriere.it/gallery/gallery.shtml?2009/10/30/CUCCHI/Cucchi2/&1

Europa senza lavoro. www.city.it

Europa senza lavoroRecord di disoccupati
Il tasso di disoccupazione nell’area dell’Euro è al 9,7%: mai così alto da dieci anni. Il Fondo Monetario: “Un altro anno difficile per il lavoro”
La disoccupazione continua a colpire in Europa: il tasso di persone disoccupate è salito dal 9,6% di agosto al 9,7% a settembre per l’area euro, e dal 9,1% di agosto al 9,2% nell’insieme dell’Unione Europea. Secondo i dati pubblicati oggi da Eurostat è il dato più alto dal 2000. Un anno fa, il tasso di disoccupazione era al 7,7% nell’area euro ed al 7,1% nell’UE. I disoccupati nell’UE sono ormai 22,123 milioni, 286.000 in più rispetto al mese di agosto. Strascichi della crisi
Secondo il direttore del Fondo Monetario Internazionale, Dominique Strauss-Kahn, “abbiamo davanti a noi ancora dodici mesi di crescita della disoccupazione: ci sono alcune differenze temporali fra i tempi della ripresa e quelli del picco di disoccupazione”. Dunque “non possiamo cantare vittoria prima che la disoccupazione diminuisca”. “Negli ultimi due anni hanno perso il posto di lavoro 15 milioni di persone del mondo. Questa statistica è il segnale della grave crisi che stiamo attraversando”, ha detto Strauss-Kahn, che è tornato poi sulla crisi e per spiegare che “non è finita” anche se “ci sono buone notizie. La ripresa - ha rilevato - è ripartita prima del previsto e si potrà tornare a crescere a livello globale dal primi semestre del 2010, anche grazie agli stimoli e gli incentivi messi in atto”.Napolitano: “Urgono riforme condivise” Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è intervenuto sul tema dell’occupazione sottolineando come “negli ultimi mesi si siano manifestati i primi segnali di miglioramento della situazione economica mondiale”, ma restino “le preoccupazioni per la lentezza e la fragilità della ripresa in atto” e soprattutto “per i pesanti effetti negativi della crisi sui livelli occupazionali”. Per cogliere i segnali di ripresa occorrono le riforme: “Prospettive durature di ripresa - ha detto il capo dello Stato - sono legate specialmente in Italia alla capacità delle istituzioni di avviare riforme condivise atte a superare quelle debolezze”.30 ottobre 2009